Polemica contro il mio tempo
A cura di Alberto Giordano
ISBN 979-12-5613-030-6
Pagine: 248
Anno: 2025
Formato: 15 x 20 cm
Collana: Pietas literaria, 13
Supporto: libro cartaceo
SEDUTO SULLA SUA POLTRONA
ED AVENDO DIETRO DI SÉ LA CASSAFORTE,
IL SEGRETARIO DEL PARTITO DIVENTA INESPUGNABILE.
Cosa accade quando, non più supportata dalle infrastrutture economico-sociali che ne avevano reso possibile l’ascesa, la democrazia si trasforma in partitocrazia? Nel 1965, Panfilo Gentile se lo chiese, e con uno stile vivace e brillante provò a darne una risposta.
L’introduzione di Alberto Giordano, già autore di importanti studi dedicati al Gentile, offre le coordinate storico-politiche per comprendere la critica precisa e impietosa della degenerazione subita dalla democrazia italiana nei primi anni Sessanta.
Secondo Gentile, la nascita dei governi di centrosinistra aveva accentuato le già insite tendenze verso statalismo, clientelismo, restringimento degli spazi di autonomia e anticonformismo. Polemica contro il mio tempo, che certamente è da leggersi collocata nel momento preciso della nostra storia nazionale, ha ancora, e più di qualcosa, da dire al “nostro” tempo e a noi, immersi, come siamo, in una crisi delle democrazie liberali dagli esiti incerti e inquietanti.
Panfilo Gentile (1889-1971), avvocato, giornalista e analista politico, fu autore di innumerevoli articoli e svariati volumi, tra i quali ricordiamo L’idea liberale (1955), Opinioni sgradevoli (1968) e Democrazie mafiose (1969, La scuola di Pitagora 2024).
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