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ISBN: 9788865420164
Autore: Giuseppe Rensi
a cura di Aniello Montano
ISBN 978-88-6542-016-4
Pagine: 16
Anno: 2010
Formato: 12 x 17 cm

Il saggio di Giuseppe Rensi, nella sua brevità, coglie e denuncia una caratteristica essenziale del mondo occidentale: la produzione eccessiva. Contro la massima pitagorica «niente di troppo» e contro la filosofia del «limite» e della «misura», invocata da molti intellettuali, da Orazio ad Albert Camus, la civiltà  della modernità  disincantata fa del «troppo» la misura del suo essere. Troppi libri, troppa musica, troppo cibo, troppi medicamenti, troppa moda, troppo di tutto.

Per un sottile gioco dialettico, però, il «troppo» rischia di rovesciarsi nel contrario, il «niente». Dove c'è troppo cibo si perde il gusto per il sapore. L'eccesso di sensazione produce insensibilità. L'eccesso di produzione libraria scoraggia la lettura.

Il «Troppo» diventa alla fine indice di una società  che non regge al peso della ipertrofia della sua stessa bulimia produttiva, di una società, che, giunta all'apice della sua capacità  realizzatrice, imbocca il sentiero della decadenza e poi rovina. Potrebbe essere una metafora dell'Occidente opulento e insaziabile?

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