"La censura della società, l'approvazione e la riprovazione ci sono sempre e lo spirito dissidente le deve sopportare, ma là dove, ad esempio, non esiste diritto di libera riunione, là dove non c'è libertà di stampa o si esercita la censura sui libri, là dove i pittori possono subire il divieto di dipingere, o gli scrittori il divieto di scrivere, là naturalmente il rapporto tra individuo e potere è del tutto diverso da quello che si ritrova nelle cosiddette società libere. Ora, è qualcosa di sorprendente, qualcosa che dà davvero grande slancio e incoraggiamento alle speranze umane il fatto, che in situazioni caratterizzate da rapporti di coercizione esistano sempre individui i quali hanno il coraggio, per amore della libertà, di assumere su di sé anche le conseguenze più spiacevoli derivanti dal loro atteggiamento non-conformistico".
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