«Un punto logico di partenza, quando si discute di ambiente, è senza dubbio la constatazione che esiste una perfetta corrispondenza tra l'uomo e le cose del mondo [...] e, se l'uomo è parte della natura, non si può negare che il valore dell'uomo si estende alla natura, con la conseguenza che occorre far riferimento non più al principio antropocentrico, ma al principio biocentrico o, meglio, al principio ecocentrico: ciò che ha valore è la «comunità  biotica», un concetto cioè che «allarga i confini della comunità  (umana), per includervi suoli, acque, piante ed animali e, in una parola, la Terra». Parlare di ecocentrismo, d'altro canto, non significa sottovalutare il valore dell'uomo.
Ciò che va sottolineato è che la comunità  umana, che ha un suo imprescindibile e specifico valore, deve essere considerata nell'ambito più ampio della comunità  biotica della quale è parte».

Paolo Maddalena (Napoli, 27 marzo 1936) - giurista e magistrato italiano, è stato membro della Corte dei Conti e della Corte Costituzionale ricoprendone l'incarico di presidente fino al 30 luglio 2011. Durante la sua carriera ha portato avanti l'attività di ricerca e insegnamento. Libero docente di  Istituzioni di diritto romano dal 1971, dal 1991 al 1998 ha tenuto la cattedra Jean Monnet «Diritto della Comunità  Europea per il patrimonio culturale ed ambientale» presso l'Università  degli Studi della Tuscia a Viterbo. Si è occupato di diritto amministrativo, diritto costituzionale e diritto ambientale, giungendo a una nuova configurazione della responsabilità amministrativa e alla tesi della risarcibilità del danno pubblico ambientale. Tra numerosi saggi e articoli pubblicati ricordiamo: Re­sponsabilità  amministrativa, danno pubblico e tutela dell'ambiente (Rimini, 1985) e Danno pubblico ambientale (Rimini, 1990).