Essere e non essere
Autore: Antonio Di Meo
ISBN 978-88-97820-70-3
Pagine: 248
Anno: 2021
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Saggi, 7
Supporto: libro cartaceo
Nel pensiero di Giacomo Leopardi è presente una notevole dimensione filosofica, o meglio di “critica della filosofia”, sulla quale sono state avanzate numerose ipotesi. La presente ricerca è un lavoro di scavo sui materiali teorici che si sono rivelati decisivi per la costruzione di quello che il poeta stesso definiva «il mio sistema»: ossia il pensiero naturalistico e scientifico, con le annesse problematiche filosofiche, morali e teologiche. Ne emerge una immagine della Natura quale risultato delle scienze moderne, una precisa concezione dello statuto e dei limiti della conoscenza, e, soprattutto, una chiara nozione del carattere problematico della felicità umana. Con queste idee Leopardi ingaggia un continuo confronto critico, che mette in luce il contrasto fra matematizzazione della realtà e vita, fra calcolo e misura (cioè limite) e desiderio illimitato di felicità. Di qui l’idea finale che, di necessità, nel mondo «Tutto è male». Di qui, ancora, la dialettica fra essere e non essere e la preferenza nei confronti del non essere.
Antonio Di Meo, storico della scienza e della cultura, si interessa anche dei rapporti fra scienza e letteratura, in particolare nell’opera di Giacomo Leopardi e di Primo Levi. Svolge studi anche sul pensiero di Antonio Gramsci. Pubblica su riviste italiane ed internazionali e ha collaborato alla Histoire du vocabulaire scientifìque (Institut de la langue française, CNRS). È stato autore e redattore della Storia della scienza edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana. Ha coordinato anche come autore la Storia della scienza nel Mezzogiorno dall’Unità d’Italia a oggi (Accademia dei XL, 2011). Partecipa alle attività di numerose istituzioni italiane e straniere. Ha tenuto “Seminaires Solvay” di storia della scienza su invito del premio Nobel per la chimica Ilya Prigogine. Ha insegnato nelle Università di Macerata, Roma La Sapienza e nella Scuola Superiore di Studi Storici dell’Università di S. Marino. Dal 1980 al 1996 è stato vicedirettore della Fondazione Istituto Gramsci. Tra le sue pubblicazioni Circulus aeterni motus. Tempo ciclico e tempo lineare nella filosofia chimica della natura (1996); Leopardi copernicano (1998); Scienza e Stato (2003); Primo Levi e la scienza come metafora (2011); Decifrare Gramsci. Una lettura filologica (2021).
Indice
Introduzione
I. Gli inizi. La «questione della pluralità de’ mondi»
II. Il contesto. Le teorie sulla felicità fra Settecento e Ottocento in Italia
III. La conoscenza umana. Il «gioco dei possibili» e i limiti della ragione
IV. «Nulla». Un concetto controverso
V. Spazio e tempo
VI. In conclusione: il nichilismo leopardiano
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