Scritti giovanili inediti
Edizione critica a cura di Domenica Falardo
con un saggio di Sebastiano Martelli
ISBN 978-88-905957-8-3
Pagine: 458
Anno: 2011
Formato: 16 x 24 cm
Collezione: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press
Supporto: libro cartaceo
In edizione critica, per le cure attente di Domenica Falardo e con un ampio saggio introduttivo di Sebastiano Martelli, vedono la luce Della civile filosofia e Considerazioni politiche sopra i vantaggi e gli svantaggi del Regno di Napoli, due opere inedite considerate perdute per circa un settantennio, che Giuseppe Maria Galanti (1743-1806) scrisse nel periodo giovanile in cui frequentava le lezioni di Antonio Genovesi.
Nell'anticipare la filiera di temi e analisi, che andrà realizzando negli anni successivi, Galanti segue molto da vicino le dispense e gli appunti delle lezioni del maestro ma comincia già a marcare una certa autonomia: la centralità della conoscenza del territorio, una più decisa applicazione delle teorie economiche ai dati strutturali della società e delle istituzioni del Regno, il ruolo delle province nel disegno riformatore. Egli intende andare oltre la critica della società meridionale e l'interpretazione della storia politica fatte da Genovesi operando un confronto con la civiltà dei paesi europei più avanzati; emergono cause dell'arretratezza non solo economiche e istituzionali, ma con radici nell'assenza di spirito pubblico. Troviamo in nuce aperture verso gli strumenti della nuova sociabilità e della ricezione letteraria come il romanzo, cui Galanti dedicherà nei primi anni ottanta un importante studio e un ambizioso progetto editoriale con traduzioni dall'inglese e dal francese. Gli scritti qui pubblicati, mentre consentono una nuova incursione nell' officina di Genovesi in anni importanti dello stratificarsi delle sue opere dopo la svolta del 1754, offrono nuovi materiali per verificare la complessità della figura di Galanti: una totale adesione alla cultura europea della modernità illuministica (rifiuto della tradizione scolastica e metafisica in nome della libertà di pensiero, della socialità , del progresso, della civilisation) e una visione straordinariamente lucida del sottosviluppo meridionale e delle sue cause, da aggredire con una progettualità riformatrice tanto che ancora oggi la Descrizione geografica e politica delle Sicilie resta una "guida" imprescindibile per la ricostruzione storiografica del Regno meridionale nel Settecento. I due testi forniscono inoltre ulteriori elementi per rettificare più decisamente taluni giudizi su Galanti, soprattutto con riguardo al suo freddo moderatismo considerato spesso un passo indietro rispetto all'evoluzione dei processi storici di fine Settecento, perché si scambiano "gli obiettivi" delle riforme istituzionali e socioeconomiche, per nulla moderati, con il "metodo e gli strumenti" proposti; colpiscono la forza e la lucidità del giovane illuminista che non teme di sfidare il mondo che gli sta intorno, pietrificato e arretrato, a fronte di una modernità europea ormai dispiegata.
Questa edizione diventa anche la sede per ricostruire due secoli di sfortune editoriali e lo straordinario impegno di Augusto Placanica, cui si deve il progetto di pubblicazione dell'opera omnia dell'illuminista meridionale e la sua parziale realizzazione.
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