A oltre vent’anni dalla prima edizione di Romanzo criminale (Einaudi, 2002) mancava ancora un volume che ne predisponesse un’analisi completa in una prospettiva critica. «Sotto gli occhi benevoli dello Stato», puntando a colmare quel vuoto, indaga a trecentosessanta gradi la trasfigurazione letteraria delle gesta della banda della Magliana approntata negli anni da Giancarlo De Cataldo. Il problema della fallacia dell’umana giustizia, i rapporti intertestuali e interdiscorsivi del romanzo con i testi di Leonardo Sciascia e Alessandro Manzoni, il profilo storico degli Anni di Piombo e i personaggi romanzati a confronto con gli alter ego storicamente documentati e oggi ancora in vita vengono qui analizzati proprio alla luce di Romanzo criminale, senza con ciò dimenticare gli altri testi decataldiani ad esso strettamente collegati (i romanzi Io sono il Libanese, Nelle mani giuste, Suburra e il saggio In giustizia). A chiudere il testo la diretta voce dello scrittore che, rispondendo ad alcune brevi domande, chiarisce le tematiche affrontate nell’analisi delle sue opere.

Teresa Agovino si è addottorata in Letterature Romanze presso l'Università 'Orientale' di Napoli. Attualmente insegna presso le Università Mercatorum (Roma), Pegaso (Napoli) e SSML Internazionale (Benevento). Si occupa di ricerca su Pulci, Manzoni, Primo Levi, De Cataldo, Camilleri e sul modello manzoniano nella letteratura del Novecento e Duemila. Ha pubblicato i volumi Dopo Manzoni. Testo e paratesto nel romanzo storico del Novecento; Elementi di linguistica italiana (Sinestesie, Avellino); I conti col Manzoni (La scuola di Pitagora, Napoli) e “Non basta essere bravi. Bisogna essere don Rodrigo”: Social, blog, testate online, Manzoni e il grande pubblico del web (Armando editore).