The Insuperability of Sensation
Autrice: Pilar Martinez Benedí
ISBN 978-88-6542-680-7
Pagine: 168
Anno: 2018
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Le balene, 6
Supporto: libro cartaceo
Qual è la relazione tra la mente e il mondo? In che modo conosciamo l’altro? Queste domande acquistano rinnovata attualità grazie al recente successo delle neuroscienze cognitive, le quali studiano prevalentemente il cervello quale supporto fisico di processi mentali apparentemente razionali e universali. Questo volume si propone di complicare tale idea di cognizione, combinando la critica cognitiva ad altri approcci (teoria del corpo, affect theory, disability studies) che valorizzano svariate forme di pensiero, riconoscendo il ruolo delle emozioni e dell’affect nel pensiero e prestando una crescente attenzione alle differenze individuali. Attraverso diversi testi letterari che ripercorrono svariati punti cronologici e culturali della tradizione angloamericana, la letteratura si presenta qui come un mezzo più immediato e meno asettico di un laboratorio per indagare la mente umana. I lavori di Herman Melville, Edith Wharton e Colson Whitehead ci invitano a riflettere su processi cognitivi che sono quasi irriconoscibili, lontani dalle forme note del pensiero astratto. Tali forme di pensiero – corporeo, affettivo, non-conscio – spesso ritenute marginali, sono al centro di questo libro.
Pilar Martinez Benedí ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’università di Roma “La Sapienza” nel 2016. Ha insegnato letteratura angloamericana all’università di Torino e inglese alla Sapienza. Si occupa prevalentemente di letteratura americana dell’Ottocento, critica cognitiva, affect theory, disability studies e new materialism. Suoi articoli sono apparsi in riviste italiane e internazionali, come «Ácoma» e «Critique: Studies in Contemporary Fiction».
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