L’ultimo mediatore
Autrice: Maria Carmen De Vita
ISBN 978-88-7723-252-6
Pagine: 248
Anno: 2025
Formato: 12,5 x 19,5 cm
Collana: Dynamis, 9
Supporto: libro cartaceo
Pochi sono a tutt’oggi i manuali di filosofia che riservano spazio alla figura dell’imperatore Giuliano, l’“Apostata”, ultimo eroe del paganesimo, personaggio-simbolo del dibattito culturale e religioso del IV secolo. I due studi qui presentati hanno lo scopo di precisare la portata filosofica del suo progetto di restauratio: non un “sogno” impossibile, ma un tentativo concreto di reagire all’ascesa della nuova religione all’interno della società postcostantiniana. Pienamente immerso nei suoi tempi e forte della sua esperienza di ex-cristiano, Giuliano individua con lucidità, nelle critiche del Contra Galilaeos, i punti deboli della teologia degli avversari; vi oppone, poi, nei Discorsi, la superiorità di un’ideologia ellenica ispirata al neoplatonismo di Giamblico, capace di offrire un fondamento metafisico al ruolo del princeps.
Maria Carmen De Vita è Ricercatrice senior di Storia della Filosofia Antica presso l’Università degli studi di Siena. I suoi interessi di ricerca riguardano la storia del Neoplatonismo tardoantico, con particolare attenzione al dibattito pagano-cristiano nei secoli III-V; si è occupata delle figure di Temistio e Sinesio di Cirene, di demonologia neoplatonica e della tematica dell’ektasis; ma il suo principale campo di indagine è l’opera di Giuliano Imperatore, cui ha dedicato numerosi saggi, una monografia (2011), e di cui ha tradotto e commentato tutte le Lettere e i Discorsi (2022).
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