De rerum natura (Open Access)

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ISBN: 9791256130160
(da un esemplare postillato del 1564, fondo Ventimiglia, FV. II.C.4)
Autore: Tito Lucrezio Caro
A cura e con introduzione di Fabrizio Lomonaco
ISBN 979-12-5613-016-0
Pagine: 624
Anno: 2025
Formato: 17 x 24 cm
Collana: Saggi e ricerche. 4
Supporto: file PDF (120 Mb)
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Questa ristampa anastatica del De rerum natura di Lucrezio è tratta da un esemplare del 1564 che appartiene al fondo “Ventimiglia” di Vatolla ed è oggi custodito nella Biblioteca del Polo umanistico dell’Università degli Studi di Salerno. Curata da Denis Lambin, l’edizione rappresenta una tappa importante della fortuna dell’opera in età moderna, giacché è il primo tentativo di interpretazione dell’opus maius non subordinata a finalità filologicogrammaticali, ma tesa a distinguere le posizioni del poeta romano da quelle di Epicuro contrastanti con il dogma cristiano. La ricca serie di marginalia presenti nell’edizione, qui riprodotta, fa pensare ai suoi non pochi lettori intervenuti sul testo tra i quali potrebbe essere annoverato anche il giovane Vico a Vatolla (dal 1686 al 1699 circa), ma occorre essere molto cauti e far valere il criterio della massima prudenza possibile, evitando facili entusiasmi e infondate ricostruzioni.

Fabrizio Lomonaco è professore ordinario di Storia della Filosofia nell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dirige la rivista di filosofia «Logos» ed è componente del Consiglio scientifico del «Bollettino del Centro di studi vichiani». È autore di oltre 650 pubblicazioni sul pensiero giuridico olandese di Sei-Settecento e su filosofia, diritto e letteratura in area meridionale. Ha pubblicato saggi e monografie sul “nuovo corso” degli studi vichiani nell’Italia e nell’Europa del Novecento, curando anche anastatiche degli scritti di Gronovio e Noodt, Perizonio e Barbeyrac, Caloprese, Gravina e Spinelli, di Bertòla, Pagano e Francesco Lomonaco. Di Vico ha introdotto edizioni anastatiche del De ratione, del De antiquissima, della Vita, del De mente heroica e delle Scienze nuove (1725 e 1730); ha pubblicato, altresì, monografie su I sentieri di Astrea (2018), Traversie e opportunità (2020), Il comune nel pensiero dei moderni (2023).

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