Governo e capitale
Autore: Mario Autieri
ISBN 978-88-6542-338-7
Pagine: 204
Anno: 2014
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Biblioteca di studi umanistici, 4
Supporto: libro cartaceo
Nella prima parte si mostra, attraverso Foucault, che il potere è un certo tipo di relazioni che si vengono a determinare tra gli individui; né la produzione, né lo scambio, né la comunicazione identificano i tratti distintivi del potere, per quanto esso si rapporti ad ognuna di queste sfere. Le forme che il potere assume qualificano le differenti forme di razionalità che intervengono a definirlo; di conseguenza, nessuna resistenza al potere può limitarsi ad una denuncia delle istituzioni che lo incarnano, senza decifrare i meccanismi razionali che ne stanno alla base; solo così evitiamo che una denuncia comporti la semplice sostituzione di un’istituzione con un’altra che persegue gli stessi obiettivi, così come la focalizzazione della cultura neoliberale mostra con straordinaria evidenza. Con i due volumi di Capitalismo e schizofrenia, nella seconda parte, noi cogliamo i segni di una transizione storica del capitalismo; Deleuze e Guattari mostrano come sia impossibile considerare un’economia mercantile in sé, se non la si fa derivare da un’economia monetaria del debito che, sola, riesce a distribuire poteri e relazioni gerarchiche; né è possibile derivare la moneta dalla merce o dal lavoro, perché è proprio essa a produrre l’asimmetria nel campo del lavoro.
Mario Autieri, dottore di ricerca nel 2008 presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM), con un lavoro sulla fenomenologia francese contemporanea, è stato a più riprese borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Napoli), presso cui ha pubblicato il suo primo lavoro su Merleau-Ponty e Dufrenne nel 2011. Nel 2013 ha contribuito al numero dei Quaderni Proustiani per i cento anni della Recherche. È professore di storia e filosofia, a tempo determinato, nei licei di Napoli e provincia.
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