Nuptiae Augustae
A cura di Ferdinando Cascone
ISBN 978-88-6542-746-0
Pagine: 240
Anno: 2020
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Biblioteca di studi umanistici, 31
Supporto: libro cartaceo
Il matrimonio tra l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo e la giovane Bianca Maria Sforza, nipote di Ludovico il Moro (celebrato per procura nel novembre 1493 e seguito dalle nozze vere e proprie nel marzo 1494), fu un vero e proprio evento del quale, al di là degli obiettivi meramente politici (la conquista per Ludovico Sforza della tanto vagheggiata investitura imperiale), sono ben più scoperti e manifesti gli intenti ideologici, primo tra tutti il consolidamento del potere ducale e del suo legame con la popolazione mediante l’allestimento di eleganti apparati e di sontuosi banchetti, manifesta espressione della magnificentia e del lusso della corte ducale.
L’evento nuziale, celebrato in diverse e molteplici forme, artistiche, poetiche e letterarie, ebbe un testimone e un cronista d’ eccezione nello storico e filologo Tristano Calco, personaggio tra i più rilevanti della corte sforzesca, autore di una monumentale Historia patria e di numerose altre opere e formatosi negli uffici della cancelleria ducale e tra i volumi della ricca biblioteca del castello di Pavia. Nelle Nuptiae Augustae Tristano Calco riferisce ogni particolare delle nozze, raccontandone l’iter diplomatico e le trattative e descrivendone le celebrazioni milanesi in Duomo, il successivo viaggio della sposa fino a Innsbruck e i festeggiamenti in Tirolo. Lo storico ci acompagna tra le vie di una Milano in festa, tra la folla esultante e i nutriti cortei di ambasciatori e dignitari, per poi seguire la sposa e il suo seguito lungo il lago di Como fino alle fredde regioni alpine, in un suggestivo e dettagliato itinerario tra valli, borghi e castelli. L’operetta del Calco è una puntuale e minuziosa cronaca, a mezzo tra letteratura encomiastica e descrizione di viaggio, ed è una testimonianza di particolare interesse per ricostruire nitidamente uno tra i più vivaci eventi della storia del ducato sforzesco e delle corti italiane del Rinascimento.
Tristano Calco (1455 ca, 1515 ca.), allievo di Giorgio Merula e di Bartolomeo Calco, svolse gran parte della sua carriera a Milano, presso la Cancelleria sforzesca e a Pavia, dove si occupò della biblioteca del castello ducale, fondamentale per i suoi studi filologici, che lo fecero entrare in contatto con studiosi del calibro di Angelo Poliziano. Universalmente noto come storico, compose una monumentale Historia Patria in ventidue libri e numerose altre opere, tra cui tre fortunate cronache nuziali (Nuptiae mediolanensium ducum, Nuptiae mediolanensium et estensium principum e Nuptiae augustae), funzionali alla celebrazione del potere ducale attraverso la descrizione di banchetti, fastosi apparati e complesse scenografie e testimonianze di particolare interesse per la ricostruzione degli eventi nuziali sforzeschi.
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