Leopardi tra i filosofi. Spinoza, Vico, Kant, Nietzsche
ISBN 978-88-6542-684-5
Pagine: 224
Anno: 2019
Formato: 11,5 x 19,5 cm
Collana: Diotìma. Questioni di filosofia e politica, 23
Supporto: libro cartaceo
La statura filosofica di Giacomo Leopardi è un dato ormai ampiamente acquisito. Più recente è lo studio analitico della sua formazione filosofica e scientifica, grazie a un più attento vaglio delle fonti dirette, indirette e possibili, e delle sue frequentazioni intellettuali, quale intendono fare i primi tre saggi qui raccolti. Dall’esame del rapporto di Leopardi con alcuni vertici della tradizione filosofica moderna, Spinoza, Vico e Kant, emerge più nitidamente la proposta metafisica del Recanatese: quella di una Natura che non solo produce e distrugge gli individui, ma crea anche forme eccedenti il circolo di produzione e distruzione, come la poesia e l’amore. Il quarto saggio ricostruisce l’interpretazione che Nietzsche diede della poesia di Leopardi, sotto il segno schopenhaueriano del pessimismo.
Massimiliano Biscuso è membro del Consiglio esecutivo dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dove svolge attività di formazione e ricerca. Fa parte dei comitati di direzione de “Il cannocchiale” e di “Filosofia Italiana”. Si è occupato soprattutto di Hegel e della filosofia italiana dell’Otto e del Novecento. Su Leopardi ha pubblicato Leopardi antitaliano (1999, insieme a Franco Gallo) e Gli usi di Leopardi. Figure del leopardismo filosofico italiano (2019).
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