Madunina di Milano
Autore: Saverio Carillo
ISBN 978-88-6542-192-5
Pagine: 142
Illustrato a colori
Anno: 2015
Formato: 22,5 x 21,5 cm
Collana: Fabbrica della conoscenza, 57
Supporto: libro cartaceo
Il volume Madunina di Milano. La copia al vero del simbolo ambrosiano. Tradizione e innovazione nel cantiere dell’arte espone alcuni dei risultati conseguiti durante il lavoro di ricerca scientifica allestita in collaborazione tra la Fonderia Nolana Del Giudice e il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale «Luigi Vanvitelli» della Seconda Università degli Studi di Napoli, d’intesa con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano nell’opera di riproduzione della Copia a vero della statua della Madonnina sulla guglia più alta del Duomo di Milano, offerta dalla Fonderia Nolana Del Giudice alla Veneranda Fabbrica per il Progetto ‘La Protezione’ che l’autorevole Istituzione lombarda ha promosso con il cadere di Expo 2015, sotto la Direzione Scientifica del prof. arch. Saverio Carillo. L’iniziativa di studio si inserisce nell’ambito delle attività di ricerca svolta da un gruppo di docenti della Seconda Università di Napoli (Saverio Carillo, Danila Jacazzi, Pasquale Argenziano, Maria Carolina Campone, Pasquale Petillo, Riccardo Serraglio) sui temi di una maggiore attenzione alle potenzialità di sviluppo delle attività connesse alla conoscenza e ad una fruizione appropriata dei Beni Culturali. Le ricerche sull’Accessibilità plurale tendono ad utilizzare l’affronto l’impellente del problema conservativo dei beni culturali in uno con quello della loro comunicazione, superando i recinti e gli steccati degli specialismi che, il più delle volte, allontanano, piuttosto che avvicinare i fruitori dalla partecipazione e al godimento del patrimonio testimoniale dell’uomo. In questa prospettiva anche le ricerche svolte dal Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, diretto dal prof. ing. Stefano Della Torre, costituiscono occasione opportuna per poter interfacciare la moderna consapevolezza dell’ingente patrimonio culturale da conservare con percorsi di fruizione dei beni medesimi ai quali, correttamente informato, il moderno fruitore può accedere, potendo contribuire, inoltre, alla nascita di nuove professionalità da individuare come premiali per le ricadute occupazionali.
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