Aprire quella porta
Autore: Angelo Moscariello
ISBN 978-88-6542-929-7
Pagine: 138
Anno: 2023
Formato: 15 x 21 cm
Collana: Setting e Set, 1
Supporto: libro cartaceo
«Il cinema parla davvero all’inconscio dello spettatore quando non risponde alle richieste del suo Io cosciente e si inoltra in percorsi mentali oscuri dopo averne catturato l’attenzione. Quando il cinema parla con le parole del discorso comune e non con le figure espresse dal figurale, esso tradisce la sua essenza di arte autonoma, un’arte delle ombre che in quanto tale ci fa confrontare con la nostra personale Ombra nascosta attraverso la materializzazione sul grande schermo di quel ‘teatro interiore’ dell’inconscio che la psicoanalisi ha scoperto attivarsi durante l’esperienza onirica e anche durante la visione di un film che a questa è simile» (Moscariello).
Attraverso un’analisi approfondita di alcuni film, l’autore indirizza le proprie riflessioni sull’immaginario filmico e sul suo linguaggio: non è infatti il semplice contenuto ad essere accostabile all’inconscio ma soprattutto il modo in cui viene realizzato un film: attraverso le immagini, il processo figurativo e la modalità espressiva si viene a creare tra film e spettatore quel circolo immaginale-linguistico per cui il cinema parla all’inconscio e l’inconscio parla al cinema.
Al modello realistico-discorsivo di tanta filmografia, Moscariello oppone il modello immaginativo delle «metafore vive», un modello oggi rivivificato dall’uso del digitale che consente la creazione di ‘mondi possibili’.
Molti sono i film analizzati da Moscariello, attraverso un percorso sempre ricco di dati storici, sempre fedele al testo filmico e rispettoso di ogni contesto che li ha ispirati; ma anche un viaggio che trasporta il dato sul piano dell’immaginario e, senza mai perderlo, lo coglie nel suo senso nascosto e trasfigurato.
Si tratta di un libro che riesce a dare una veste nuova e vivificata al cinema e lo avvicina a quel mondo di figure che popolano il nostro inconscio accostandolo al grande discorso psicologico di C.G. Jung e alle sue figure della psiche.
Un libro, acuto, puntuale, di grande equilibrio tra verità storica e verità immaginativa, che si rivolge agli psicoanalisti, a tutti coloro che lavorano nel campo del cinema e a tutti i cultori delle arti visive.
Angelo Moscariello è critico cinematografico e autore di molti saggi sul cinema. Già Docente di ‘Storia del Cinema’ presso l'Università di L'Aquila e Docente dalla sua fondazione presso l’‘Accademia dell’Immagine’ nella stessa città. Innumerevoli le sue pubblicazioni, tra le quali: Claude Chabrol, La Nuova Italia, Firenze 1976; Come si guarda un film, Laterza, Bari 1982 (traduzione in portoghese e ristampa nel 2010 presso Dino Audino di Roma); Come si gira un film, Editori Riuniti, Roma 1995; L'immagine equivalente. Corrispondenze tra cinema e letteratura da Dante a Robbe-Grillet, Pitagora, Bologna 2005; Colpi di cinema, Audino, Roma 2006; Fantasy, Electa, Milano 2007; Nouvelle Vague, Audino, Roma 2008; Horror, Electa, Milano 2008; GAG. Guida alla comicità slapstick, Audino, Roma 2009; Cinema e pittura, Progedit, Bari 2012; Breviario di estetica del cinema, Mimesis, Milano 2012.
Comedy - Horror e Humour nel cinema.
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