Il tramonto dell’antichità e altri scritti (e-book)

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SKU: 9788865427613
Autore: Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff
A cura di: Eduardo Simeone e Gherardo Ugolini
ISBN 978-88-6542-761-3
Pagine: 96
Anno: 2020
Formato: 14 x 21 cm
Collana: Le veglie di Attico, 3
Supporto: file PDF (545 Kb)

Tra il 1920 e il 1922 Ulrich von Wilamowitz, tra i più grandi filologici classici di tutti i tempi, tenne una serie di conferenze sul tramonto dell’antichità. Il tema era certo molto attuale. Intellettuali e studiosi europei, già prima che iniziasse il primo conflitto mondiale, avevano indagato la fine del mondo antico (Otto Seeck, per esempio, ma anche Eduard Meyer e Eduard Schwartz): nel primo dopoguerra, in seguito all’uscita dell’opera di Spengler, la decadenza dell’antichità era ormai diventata il paradigma della fine della civiltà occidentale. Wilamowitz ne è consapevole, e non manca di alludere, con una certa ironia, al Tramonto dell’Occidente di Spengler.
Per il filologo classico, il crollo cominciò con Augusto; e a uccidere l’impero non furono gli assalti esterni, quelli dei barbari, bensì l’esaurimento della vitalità interna, determinato dall’estinzione del tradizionale ceto senatorio, sostituito nella funzione di leadership da esponenti dei ceti bassi che riuscirono ad affermarsi negli apparati della burocrazia militare e amministrativa. È innegabile che il prussiano Wilamowitz sappia cogliere, nella Spätantike, numerose analogie con la temperie presente, come è altrettanto innegabile che, nelle sue analisi e nelle sue analogie, tradisca motivi ideologici di inizio Novecento: in primis il disprezzo per le masse e per la democrazia.
Wilamowitz è sfiduciato, pensa che l’Occidente (ovvero la Germania) sia entrato in una fase di decadenza, e che abbia tuttavia possibilità di risollevarsi in un lontano futuro, che a lui non è dato di vedere; a lui non resta che accomiatarsi in pace con Marco Aurelio, sul quale tiene l’ultima conferenza (qui tradotta per la prima volta in italiano) della sua vita.

Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff (1848-1931), professore di filologia classica alle università di Greifswald, Gottinga e Berlino, è stato il più celebre antichista della sua generazione. Di Wilamowitz sono disponibili presso i nostri tipi Alle fonti del Clitumno, L’arte del tradurre, La letteratura greca dell’antichità (vol. 1: Il periodo ellenico 700-480; vol. 2: Il periodo attico 480-320).

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