Il muro. Un itinerario rappresentativo
premessa di Carmine Gambardella
ISBN 978-88-89579-52-7
Pagine: 164
Anno: 2008
Formato: 20 x 26 cm
Il muro nella sua valenza fisica e logico-concettuale, attraverso una rappresentazione dell'architettura intesa come delimitazione, ripartizione spaziale, definizione del confine tra spazio incluso ed escluso, scandito attraverso forme precise determinate dal numero e dalla misura. In architettura è l'idea stessa di spazio che rimanda inevitabilmente al separare come atto fondativo; tutti gli schemi e i modelli con cui vengono rappresentati gli spazi fisici e logici occupati da una generica organizzazione implicano la delimitazione di un confine. Sul piano fisico l'idea del limite si assimila a quella del muro, elemento primario del fare architettura, mezzo costruttivo universale che ne costituisce l'archetipo; primo elemento costruito dall'uomo che divide lo spazio interponendosi come ostacolo tra due punti o, articolandosi e chiudendosi su se stesso, ne circoscrive una parte assumendo precise configurazioni. Austero nelle masse del romanico, nervoso nel gotico, malleabile ai virtuosismi nel barocco, etereo nel neoclassico, diventa evanescente in gran parte della produzione architettonica contemporanea. Come altri elementi tipologici dell'architettura, il muro permette di affrancare la complessità del rapporto tra l'uomo e spazio; fondamento della costruzione, barriera insormontabile, simbolo di reclusione ma, anche, recinto protettivo, contenitore di energia; con le sue contraddizioni e le sue ambivalenze rappresenta un paradigma complesso di funzioni, tecnica e creatività .
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