Il lamento della pace. Passi scelti
ISBN 978-88-89579-17-6
Pagine: 16
Anno: 2008
Formato: 12 x 17 cm
Una pace non si fonda sulle parentele, sui patti umani, da cui spesso vediamo insorgere guerre. Occorre purgare le fonti stesse da cui scaturisce questa calamità; le bieche bramosie generano questi scontri, e mentre ciascuno serve le proprie passioni, la comunità intanto soffre, senza che poi nessuno raggiunga gli obiettivi a cui tende con i suoi malefici. Siano saggi i governanti e lo siano per il popolo, non per sé stessi, e lo siano autenticamente, commisurando il proprio prestigio, prosperità, ricchezza, gloria alle cose che rendono davvero grandi e sublimi. [...] il re si consideri tanto più grande se più buoni sono i suoi sudditi, prospero se li ha resi prosperi, eccelso se è somma la loro libertà, ricco se ha una popolazione ricca, florido se le sue città fioriscono in pace duratura. Nobiltà e magistrature rispecchino questi sentimenti del sovrano, tutto commisurino al bene pubblico, e in questo modo provvederanno meglio ai loro stessi interessi.
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