Il ruolo dell’idea di istante nel pensiero di Descartes

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ISBN: 9788831911566
Autore: Jean Wahl
Traduzione, introduzione e cura di Alessia Maccaro
Postfazione di Rosario Carpentieri
ISBN 978-88-31911-56-6
Pagine: 128
Anno: 2024
Formato: 12,5 x 19,5 cm
Collana: Surplace, 9
Supporto: libro cartaceo

Alla ricerca del versante ardito del pensiero cartesiano, Jean Wahl propone in un saggio dalla linearità enigmatica un’inusuale riflessione sulla funzione dell’istante nella filosofia di Descartes. L’allievo di Bergson riflette sul tempo, sull’istante, e – che non è lo stesso – sull’idea dell’istante rapportandola al tempo di Descartes, al tempo pensato e al tempo storico che si uniscono in quell’istante di cui non si ha il tempo di averne un’idea. Sì lontano dai consolidati assunti ermeneutici, il critico dei totalismi idealistici e disindividualizzanti, presenta un Descartes disabituale per il suo tempo e, piuttosto che insistere sul razionalismo intellettualistico o sulla frattura tra i categoriali pensiero-estensione, precorre una lettura invero avanguardistica del filosofo moderno nella misura in cui intravede nel pensiero di quegli un orientamento disponente ad accogliere nell’istante entrambi i momenti della dialettica tra sensibilità e ragione, perché tutto ciò che è, è dato in ogni istante.

Jean Wahl (1888-1974) ha esercitato una notevole influenza sulla filosofia francese del Novecento, attraverso la sua attività di docenza alla Sorbona e come animatore della «Revue philosophique». Tra i suoi testi tradotti in italiano Verso il concreto. Studi di filosofia contemporanea (Mimesis, 2020), Breve storia dell’«esistenzialismo» (Mimesis, 2017) e La coscienza infelice nella filosofia di Hegel (Castelvecchi, 2024).

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