La geo-metria, intesa nella sua accezione etimologica di misura della Terra, ha una storia millenaria ed affascinante, che testimonia i tentativi dell'uomo di comprendere e descrivere il mondo circostante. Se infatti misurare lo spazio significa attribuire dei numerali e dei simboli per descriverne le proprietà , è evidente che il problema della misura non puಠessere separato dal modo in cui l'uomo percepisce la realtà  che lo circonda e dai significati che le attribuisce. In tutte le civiltà , i procedimenti ed i risultati delle misure sono legati al contesto filosofico, economico, politico e culturale nel quale vengono eseguite le operazioni e tratte le relative conclusioni.
Nelle note che seguono si ripercorrono, in un costante dialogo tra passato e presente, le principali tappe dell'evoluzione della misura e della rappresentazione, evidenziandone il legame profondo con le coeve teorie scientifiche, fino alle attuali tecniche di telerilevamento, rappresentazione multidimensionale e analisi multicriteria, che non sono altro che il punto di arrivo, sostenuto dalle conquiste della tecnologia, di quell'anelito alla conoscenza che ha spinto l'uomo a misurare la Terra riferendone le dimensioni ai suoi piedi, braccia, dita.

Manuela Piscitelli, architetto, è ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Luigi Vanvitelli della Seconda Università  degli Studi di Napoli, dove insegna: Disegno e Rilievo dell'Architettura; e Disegno, Comunicazione e Percezione Visiva. Dottore di Ricerca dal 2001, è componente del collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca in Discipline dell'Architettura. L'attività  di ricerca riguarda principalmente il rilievo e la rappresentazione dell'architettura e del paesaggio. Nella collana Fabbrica della conoscenza ha pubblicato: Il Disegno dell'Architettura. Tecniche della Rappresentazione (I ed. 2008) e Luce e ombra nel disegno di architettura. Light and shadow in the architecture drawing (2012).