Fendinebbia. Laboratorio di poesia civile
fondato e diretto da Giuseppe Langella
Cosa resta da fare ai poeti? A questa domanda, com’è noto, il giovane Umberto Saba rispose, con disarmante candore, la “poesia onesta”. Oggi quella risposta, pur così “onesta”, non basta più. Di fronte a un mondo agonizzante, com’è quello in cui viviamo, la poesia deve tornare a svolgere una funzione civile. Distogliere lo sguardo dall’abisso verso cui siamo incamminati può essere magari consolante, ma ci renderebbe complici del più assurdo genocidio della storia terrestre: la cancellazione della specie umana. E se gli occhi dei più sono offuscati e non sanno vedere oltre i filtri delle narrazioni ufficiali, tocca ai pochi che hanno conservato uno sguardo lucido dissipare le nebbie, mostrando quel che si profila all’orizzonte per scongiurare il peggio.
La collana ospiterà raccolte inedite, antologie tematiche, reprints di opere canoniche, monografie e saggi critici su temi e autori della poesia civile, riflessioni teoriche sulla poesia civile o su questioni di poetica civile, manifesti e interventi militanti su temi civili di portata cruciale.