Lo sfacelo del Bel Paese
ISBN 978-88-6542-132-1
Pagine: 102
Anno: 2013
Formato: 14,5 x 14,5 cm
Supporto: libro cartaceo
«Il tema dell'opera è il malgoverno del territorio, il disfacimento delle città, l'abrogazione del paesaggio, la distruzione della natura, l'eliminazione dello spazio fisico necessario alla salute pubblica, lo smantellamento di un'immensa e insostituibile eredità di cultura, la privatizzazione sistematica del suolo nazionale in nome della rendita parassitaria. Negli ultimi trent'anni abbiamo assistito al rifiuto costante o al costante fallimento di ogni tentativo di pianificazione urbanistica, all'indiscriminata depredazione di un bene considerato, anziché patrimonio collettivo e risorsa per definizione limitata e non reintegrabile, terra di nessuno».
Antonio Cederna pubblica La distruzione della natura in Italia nel 1975, ma l'attualità della sua analisi condotta con rigore scientifico e illustrata con il suo immancabile stile tagliente, lo rende indispensabile alla comprensione dei problemi del territorio del nostro Paese anche oggi, agli albori del XXI secolo.
Antonio Cederna (1921-1996), antifascista, archeologo, giornalista indignato, ha scritto sui principali giornali italiani: «Il Mondo», «Corriere della Sera», «la Repubblica» e «L'Espresso» dalle cui colonne ha denunciato con rigore filologico e stile colto, semplice e tagliente l'Italia del degrado ambientale, degli scempi urbanistici e dello sfacelo del patrimonio culturale. Nel 1970 ha vinto il Premio Saint Vincent per il giornalismo e nel 1994 la «Medaglia per i benemeriti della cultura e dell'arte». Dei suoi libri ricordiamo I vandali in casa e Brandelli d'Italia. Come distruggere il Bel Paese: sventramento di centri storici, lottizzazioni di foreste, cementificazione.
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