Il dialogo di Antonio e il canto di Sertorio
A cura di Francesco Tateo
ISBN 978-88-6542-211-3
Pagine: 298
Anno: 2015
Formato: 14 x 21 cm
Collana: Umanesimo e Rinascimento, 12
Supporto: libro cartaceo
In questo dialogo, che imita la forma teatrale, è raccontata da Giovanni Pontano la rifondazione dell'Accademia sorta nella Napoli aragonese per merito di Antonio Panormita. L'autore, politico, poeta e prosatore illustre del Quattrocento, vi celebra la conversazione gioviale, l'ironia socratica, l'attenzione verso la varietà dei problemi, la resistenza e il rinnovamento dei valori letterari, che ne fecero uno dei centri più rinomati della civiltà umanistica.
L'originale struttura del dialogo include il carme epico dedicato alla guerra di Sertorius, unica prova pontaniana del genere e raffinata imitazione di Virgilio al limite dello scherzo, qui presentato in una nuova traduzione in versi eroici italiani, che cercano di interepretarne la motivazione austera e giocosa.
Francesco Tateo, professore emerito dell'Università «Aldo Moro» di Bari, ha presieduto la «International Association for Neo-Latin Studies» (IANLS) e l'«Istituto nazionale di studi sul Rinascimento meridionale». Oltre che dei Trecentisti (Simmetrie dantesche, Bari 2001, L'ozio segreto di Petrarca, Bari 2005, Boccaccio, Bari 2011 2 ed.), si è occupato di Pontano, Sannazaro, Poliziano, Poggio, di retorica, storiografia e storia della cultura nell'Umanesimo, e della tradizione del Rinascimento nei secoli (Manzoni, Leopardi, De Sanctis, Croce).
Per i nostri tipi ha curato l'edizione del De fortuna di Giovanni Pontano.
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